Potenziamento verbale

Progetto di Ricerca-intervento
“Potenziamento delle abilità di produzione verbale attraverso il canale vocale e della fase orale della deglutizione in bambini con disturbo dello spettro autistico”

Premessa
Diversi studi dimostrano una forte incidenza di disprassia verbale e/o orale in bambini con disturbo dello spettro autistico, con conseguenti gravi ripercussioni sulle loro capacità comunicativo-linguistiche attraverso il canale vocale e/o sulla fase orale della deglutizione.
La disprassia verbale è un disordine del neurosviluppo caratterizzato da una grave compromissione della produzione dei suoni linguistici in forma isolata e, soprattutto, in coarticolazione, in assenza di deficit neuromuscolari o di anomalie strutturali a carico dell’apparato fono-articolatorio. Alla base del disturbo vi è una difficoltà nella pianificazione e programmazione degli schemi motori implicati nella produzione dei suoni linguistici. La concomitante presenza di disprassia verbale rende l’eloquio dei bambini affetti da autismo, che già presentano una scarsa intenzionalità comunicativa, molto poco intellegibile o porta, nei casi più gravi, ad una mancata acquisizione del linguaggio vocale, restringendo ulteriormente le loro possibilità di interazione con adulti e pari. Nei bambini autistici con disprassia verbale associata le produzioni vocali risulteranno, infatti, rare e scarsamente comprensibili o del tutto assenti.
La disprassia orale è caratterizzata da una difficoltà nel realizzare e coordinare i movimenti del distretto buccale (labbra, lingua, palato molle) non finalizzati alla produzione vocale in assenza di deficit neuromuscolari o di anomalie strutturali. Il bambino con disprassia orale evidenzia difficoltà nell’eseguire singoli movimenti o sequenze di movimenti non fonatori con gli organi mobili del distretto buccale come quelli implicati nella fase orale della deglutizione. La concomitante presenza di disprassia orale nei bambini autistici può determinare un’accentuazione della selettività alimentare già caratteristica di questo disturbo in quanto, per questi bambini, sarà possibile assumere solo alimenti di consistenza liquida o semiliquida che comportino un minimo impegno per la preparazione orale da parte delle strutture buccali prima del passaggio in faringe.

Obiettivo principale
– Realizzare un protocollo di intervento intensivo finalizzato a favorire l’accesso all’emissione vocale e a ridurre le difficoltà nella fase orale della deglutizione in bambini affetti da Disturbo dello spettro autistico.

Obiettivo secondario
– Apportare conoscenze sull’incidenza e sulle cause alla base delle difficoltà di produzione attraverso il canale vocale e delle difficoltà di alimentazione riscontrabili nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico.

Strumenti
– Valutazione NPI con osservazione generale ed esame neurologico.
– Valutazione foniatrica con esame strutturale e funzionale del distretto orale, con particolare attenzione all’analisi delle capacità di imitare movimenti orali non fonatori singoli e combinati.
– Nei bambini con produzione vocale anche minima, analisi delle caratteristiche segmentali e soprasegmentali dell’eloquio spontaneo, capacità di produrre su ripetizione in forma corretta singoli suoni e configurazioni sillabiche, risposta alle facilitazioni di tipo uditivo, visivo e tattile.
– VB-MAPP.

Destinatari
Bambini affetti da Disturbo dello spettro autistico non vocali o minimamente vocali.

Campione
– Bambini in carico al Cinetic Center con diagnosi di Disturbo dello spettro autistico non vocali o minimamente vocali con sospetta disprassia verbale e/o orale associata.
– Inserimento da almeno 12 mesi in un programma di intervento basato sui principi dell’ABA di tipo intensivo (15-18 ore settimanali con intervento anche a casa e a scuola)
– Valutazione all’atto della presa in carico e nel corso dell’intervento a cadenza almeno semestrale mediante il Verbal Behavior Milestones Assessment and Placement Program (VB-MAPP).

Attività
– Presentazione del progetto ai genitori al fine di condividerne gli obiettivi.
– Selezione dei bambini con sospetta disprassia verbale/orale in base ai dati presenti nella cartella clinica e al confronto con gli operatori del Centro.
– Protocollo di assessment, nei bambini selezionati, finalizzato a confermare il sospetto di disprassia verbale/orale.
– Programma di intervento intensivo nei bambini con sospetta disprassia verbale/orale realizzato da personale altamente specializzato, finalizzato al potenziamento degli schemi motori fonatori e non fonatori e della propriocezione del distretto buccale.
– Rivalutazione delle abilità vocali e orali a cadenza mensile.
– Report con i risultati raggiunti.

Tempi
– Tempi di campionamento: 1 mese
– Condivisione con le famiglie: 1 mese
– Protocollo di assessment disprassia verbale/orale: 1 mese
– Programma di intervento intensivo: 8 mesi
– Restituzione: 1 mese

Risultati attesi
– Miglioramento a carico della produzione verbale attraverso il canale vocale e/o una riduzione delle difficoltà alimentari nel campione selezionato.

– Maggiori informazioni sulle cause, ancora non chiaramente definite alla base del deficit o della mancata acquisizione del linguaggio vocale riscontrabile in molti bambini autistici.

Valutazione
– Ex ante
– In itinere
– Ex post

Risorse umane
– Medici specialisti in Foniatria e Neuropsichiatria Infantile.
– Terapisti con formazione specifica nel trattamento della disprassia verbale/orale e nell’applicazione delle strategie di intervento basate sull’ABA.

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